Perfette per dare colore a un ambiente magari monocromatico, le piante in cucina migliorano l’aria indoor.
Le piante in cucina devono rispondere a un solo criterio: occupare poco posto ed essere facili da muovere da un ripiano all’altro in caso ci sia necessità di disporre vassoi e si debbano fare preparativi per una cena con molti ospiti.
Le piante in cucina devono essere in grado di sopportare sbalzi di temperatura e umidità elevati, specie verso l’alto perché l’accensione del forno e la cottura a vapore possono trasformare l’ambiente in una piccola serra.
La scelta più classica di piante per la cucina è rappresentata dai potus; quella più diffusa dalle orchidee, quella più insolita dai lucky bamboo.
Potus, caparbi e resistenti
Detti anche Scindapsus aureus, per la loro adattabilità sono da sempre una scelta vincente e un tempo correvano sopra i pensili alti formando un festone onnipresente. Richiedono una manutenzione così limitata che è facile dimenticarsene.
Più resistenti delle felci all’esposizione diretta ai raggi del sole e alle basse temperature, sopportano meglio gli sbalzi termici e quindi sono più indicati per essere posti vicino alle finestre dove, quando si arieggia il locale, si creano correnti e il termometro può abbassarsi repentinamente di oltre 10 °C.
Devono avere spazio per allungarsi o ricadere. Quando li collocate, ricordate che bagnarli deve essere un’operazione semplice perché, per quanto resistente, vanno annaffiati con regolarità.
Le potature effettuate per contenere lo sviluppo della pianta possono essere usate come materiale di riproduzione.
Le talee possono essere messe a radicare in terriccio universale mantenuto umido e al caldo, o in acqua per un’elementare idrocoltura.
Cresce con forza a temperature comprese fra i 20 e i 25 °C. Sotto i 15 °C arresta lo sviluppo. Basse temperature, soprattutto se unite a eccesso d’acqua e correnti fredde, sono la causa di macchie brune sulle foglie.
Lucky bamboo, di buon augurio
In realtà si tratta di dracene, quindi parenti stretti dei tronchetti della felicità. Utilizzati nel paese d’origine, il Giappone, come presente e porta fortuna, nella pratica del Feng Shui aiutano l’energia positiva presente in una stanza, mentre nell’uso corrente consentono di avere piante verdi, rigogliose, capaci di rapidi accrescimenti, occupando poco spazio e, praticamente, in assenza di cure.
Uniche accortezze tenere in luce diffusa abbondante e mantenere sempre l’acqua nei vasi cambiandola se compaiono alghe.
Tallone d’Achille il freddo: non esporre a temperature inferiori a 15 °C.
A temperature superiori, sopra i 25 °C, irrorate le foglie con acqua dolce una volta al giorno.
Ogni sei mesi lasciate asciugare l’acqua, lavate le radici in acqua corrente, eliminate i depositi di calcare sul vaso e ripartite da capo riempiendo d’acqua per almeno un terzo dell’altezza. Versate tutta l’acqua rimasta nei bicchieri in tavola, avrà meno calcare di quella del rubinetto.
Orchidee, eleganza innata
Considerate piante da soggiorno dove esibire le loro ricche fioriture, le orchidee da casa più diffuse, phalenopsis e dendrobium su tutte, si sono rivelate nell’utilizzo comune ottime piante da cucina avvantaggiandosi di un ambiente caldo, umido e arieggiato di frequente.
La vicinanza al lavandino rende anche più facile la pratica della bagnatura per ammollo e quindi ne aumenta la frequenza senza rimandare poi a un’operazione irrinunciabile.
Ricordate che perché rifioriscano dovrete prestare attenzione ad almeno tre fattori: lo stato del substrato di corteccia, che deve sempre essere ben integro lasciando molti spazi liberi così che circoli l’aria. Quando la corteccia si compatta, degradandosi, si crea un ambiente asfittico che asciuga e respira con difficoltà; la fertilizzazione con un prodotto specifico da eseguire almeno una volta ogni tre mesi con prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni del produttore per non creare sovradosaggi che causano un aumento della salinità; esposizione al freddo, per le phalenopsis: in autunno lasciarle per tre/quattro notti a temperature intorno agli 11 °C, così da favorirne l’emissione di nuovi fusti fioriferi.
Migliaia di varietà. Simbolo di armonia perfetta per la simmetria tra lo stelo, i fiori e le foglie, l’orchidea esiste in mille generi e oltre 22 mila specie. È la star di centinaia di associazioni e club in tutto il mondo.
fonte: Cose di Casa